martedì 16 febbraio 2016

L'amore ai tempi dell'asilo


All’asilo ci si innamora.
E’ un dato di fatto.

Certo, è un innamoramento proporzionato al cuore piccolo dei nostri piccoli, niente di sconvolgente (ai nostri occhi!), ma tant’è.
Eh sì, non c’è più solo l’amore grande per la mamma, a quanto pare...adesso ci sono anche gli sguardi sognanti per le maestre!
Maestre, quante dichiarazioni d’amore avete ricevuto durante la vostra carriera? ;-)
Quanti proclami del tipo: “quando divento grande ti sposo!” ?

Va bè ma per forza che bambini e bambine adorano le maestre, per forza che la maestra di ognuno è la maestra “più preferita del mondo” :-)
Le nostre maestre sono dolci e speciali.
E anche belle, eh!! ;-)

Poi naturalmente ci sono anche le simpatie dei bambini tra loro. E non si scambiano solo la merenda o il giocattolo preferito, ma promesse vere e proprie! Tipo che le maestre si sono già segnate sull’agenda che tra un tot numero di anni dovranno partecipare al matrimonio di Nicolas e Martina o di Lucia e Tommaso, giusto per dirne due a caso.
Perché qui di matrimonio si parla eh. Cose serie. I bambini sono molto seri su queste cose. E fedeli, se capita :-) :-)

Poi c’è l’amore per quello che si fa, per i personaggi che si incontrano.
La Piera, ad esempio.
Chi non ha amato la Piera? Anche i genitori stravedevano per lei, e tutti ancora la adorano, anche se lei adesso è lontana, da qualche parte in giro per il mondo, che speriamo si ricordi di noi e che prima o poi torni.

O c’è l’amore per il profumo dell’asilo. Quello che arriva dalla cucina, quello buono di pulito, quello di caldino quando fuori è freddo e uggioso. Per le cose ordinatamente riposte, per la fila per due, mano nella mano, per quella routine così rassicurante, per le figure che decorano le aule, per l’odore delle tempere, per le canzoni e le filastrocche, per i giochi fatti insieme, per il proprio posto sull’appendino, e per gli spazi che sono di tutti.

Amore semplice e bello, a misura di bambino.

Che va bè, magari tra cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese (citaz.) i nostri figli avranno cambiato idea da un bel pezzo su chi come quando perché. Però forse il ricordo dell’asilo, e del fidanzatino/fidanzatina, e della maestra sarà ancora dolce come ora.



Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta giocavamo.

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