giovedì 25 giugno 2015

La mensa dell'asilo


Qualche tempo fa abbiamo già accennato a quanto all’asilo si mangi meglio che a casa (per l'esattezza, qui). Noi genitori prendiamone atto e rassegniamoci. Anche seguendo la stessa identica ricetta strappata in confidenza alle cuoche, il risultato non sarà MAI come quello dell’asilo e i nostri bambini diranno sempre: “ ma quello dell’asilo è più buono”.

All’asilo c’è un locale mensa apposito. È uno spazio ampio, che dà sul cortile ed è illuminato da finestre decorate con tende dai colori caldi. E c’è profumo di cose buone.
Non è mica da tutti gli asili avere un refettorio. Altrove si mangia in classe, sugli stessi tavoli in cui si gioca, si dipinge, e metti via tutto che è ora di apparecchiare, e sparecchia che è ora di disegnare, e bleah c'è un pezzo di lasagna spiaccicata sul pavimento! ...brrrrrr

All’asilo c’è anche una cucina interna, attigua al locale mensa, ordinatissima e sempre tirata a lucido, composta di diversi locali e dispense e con attrezzature (e cuoche!) in grado di cucinare per 100 bocche affamate e anche di più.

Non è mica da tutti gli asili nemmeno avere la cucina interna. Volete mettere la differenza tra avere il pranzo cucinato e servito al momento, e pasti che invece vengono preparati altrove, trasportati e riscaldati?
E volete mettere i vizi le coccole date ai nostri bambini, uno per uno, dalle cuoche?  
A quella bambina la pizza non piace, solo per lei si prepara la focaccia. L'altro bimbo solo formaggio grana, mai la mozzarella. Eccetera eccetera.
Nooo non c'è proprio paragone.

Niente piatti, posate e bicchieri usa e getta, niente montagne di rifiuti! Piatti, posate e bicchieri sono lavabili, proprio come quelli di casa. 
I bicchieri hanno il colore delle classi: gialli per i tigrotti, fucsia per gli orsetti, verdi per le tartarughe e blu per i delfini.
I bimbi incaricati li appoggiano ordinatamente sui tavoli, che sono ovviamente a misura di bambino, e completano la tavola con posate.

A mezzogiorno i bambini vanno a lavarsi le mani e poi indossano la bavaglia, pronti per scendere in refettorio, mano nella mano a due a due.
Ognuno si siede dove vuole, in uno dei posti riservati alla propria classe.

Le maestre a turno aiutano i bambini, poi finalmente a turno, si siedono anche loro per pranzare.

La Stefi Dire invece non mangia mai perché non smette mai di aiutare, ma cosa ci volete fare, è nella sua natura e poi da grande vuole fare la modella :-)

L'orologio a mezzogiorno
dice: bimbi! fate presto,
allacciate la bavaglia
la minestra* fuma già.
Ticche ticche ticche tac
Ticche ticche ticche tac

*sostituibile a piacere con "la pasta al sugo", "il risotto" o quello che si vuole :-)

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