Benvenuti nel Paese dei
Balocchi, nella piovosissima città di Varese.
Ci siamo lasciati con l’ultimo post
chiedendoci che sorprese ci avrebbe riservato la festa del 14 giugno 2015.
Sicuramente gli organizzatori
desideravano una bella sorpresa nel meteo, visto che le previsioni per domenica
si erano mantenute stabili su “piogge abbondanti” per tutta la scorsa
settimana.
E invece, mai previsioni meteo
furono più azzeccate.
Piogge abbondanti confermate. Anzi,
diluvio torrenziale per la precisione. Cascate d’acqua che allagavano il
cortile dell’oratorio.
Ovviamente i gonfiabili sono
rimasti nei sogni dei bambini.
Collodi non aveva mica previsto che
al Paese di Balocchi piovesse, com’è questa storia allora?
Bisogna ri-ambientarla come ha
fatto Andrea Gosetti, intervenuto per tre quarti d’ora con un divertentissimo
racconto teatralizzato, e che ha pensato bene di mettere la residenza di Jack,
e di far crescere la sua pianta di fagioli, sul lago di Varese.
Ok allora, eccoci: benvenuti al
Paese dei Balocchi, nella piovosissima città di Varese.
Nella piovosissima città di Varese
gli abitanti del paese dei Balocchi sono super vaccinati contro il brutto
tempo.
Si svegliano al mattino con la casa
allagata. Si inzuppano sotto l’acqua, nelle pozzanghere. Perdono ombrelli
colorati, volati via tra le raffiche di vento. Non possono cucinare, perché
piove storto, ma guarda caso dritto nella friggitrice. Fanno ruzzoloni sulle
scale scivolose. Anche il CD salta, sicuramente per colpa dell’umidità ;-)
Ma sapete che c’è? Nel Paese dei
Balocchi, nella piovosissima città di Varese, non c’è nessun problema, c’è da
festeggiare, tutto il resto non ha importanza.
E infatti, in barba al tempaccio,
noi ci siamo divertiti lo stesso.
Per primi i bimbi: arrivati
umidicci nel salone dell’oratorio, erano solo felici di essere lì, molti con
addosso le loro belle Pinocchio Shirt.
Le insegnanti e la Dire, anche loro
con la maglietta in edizione limitata “I miei bambini non dicono bugie”, e con in testa i cappelli da Grillo Parlante, erano la
voce narrante della storia che faceva da contenitore dei canti dei bambini:
dal famoso incipit
“c’era una volta…un re!"
Ma noooo…c’era una volta un pezzo di legno…che per fortuna o per dispetto finì nella bottega di Geppetto”
hanno ripreso le vicende di
Pinocchio proponendole
tutte IN RIMA!
E tra una rima e l’altra i bimbi
cantavano. Come i monelli al Paese dei Balocchi, non poteva mancare chi si
distraeva, chi si metteva le dita nel naso, chi parlava fitto e ridacchiava con
il vicino, chi salutava i genitori, chi girava a destra invece che a sinistra.
Ma questo fa parte del gioco, no?
I titoli delle canzoni:
"Pinocchio Burattino"
"Il Grillo Parlante"
"La Fata Turchina"
l'allegro ritornello: "non ti fidare del gatto e la volpe,
non ti fidare mai.
Non ti fidare del gatto e la volpe,
Pinocchio ti metti nei guai."
qualche nota della musica del film di
Comencini,
e per finire “Il Gatto e la Volpe”
di Bennato.
Poi tutti i bimbi sono stati
premiati con pacchettini di caramelle, nell’attesa di scendere per il pranzo.
Dietro le quinte, alcuni coraggiosi
volontari cercavano intanto di capire come diavolo poter cucinare sotto
l’acquazzone.
In una giornata da polenta,
qualcuno ha provato a convincere gli altri ad un cambio di menu improvviso, ma
alla fine la necessità aguzza l’ingegno, le soluzioni di emergenza si sono
rivelate vincenti e salamelle, hamburger, hot dog e patatine, serviti a ciclo
continuo, sono andati a ruba.
Alle 14:30, di nuovo tutti in
salone: Andrea, in grado di tenere incollati a sé gli occhi dei bambini,
neanche fosse una televisione vivente, ha rappresentato la storia di Jack e il
fagiolo magico.
Non stiamo a ripeterla per intero,
la storia la conosciamo, no?
Jack che scambia la mucca con 5
fagioli, la mamma furibonda che scaglia i fagioli fuori dalla finestra, la
pianta che cresce all’inverosimile durante la notte, Jack che scala la pianta
fin sopra alle nuvole, fino ad arrivare alla casa dell’orco, Jack, sempre lui,
che se la vede brutta ma non solo riesce a salvarsi, riesce anche a rubare all'orco, nell’ordine: 3 monete d’oro, una gallina dalle uova d’oro e un’arpa magica.
Andrea è fenomenale, si diverte e
fa divertire, ma vogliamo parlare della mamma di Jack, della gallina e
dell’arpa? Rappresentate da tre malcapitate:
la mamma di Jack la faceva Eleonora mamma di Emanuele, tigrotto – bravissima…viene il dubbio che lo faccia segretamente di mestiere…
(sostituita sul finale da Sara
mamma di Laura, delfina. Dai, se l’è cavata anche lei in fin dei conti..).
Leida mamma di Michelle, tigrotta,
faceva la gallina: che ruolo ingrato, ma lei non si è persa d’animo. Tanto di
cappello!
E l’arpa…niente popò di meno che LA
DIRE!!! Perché “ci voleva qualcuno della scuola”.
Lei, cantare ha cantato, e in qualche modo è anche sopravvissuta –
magari con una costola rotta – ai modi bruschi di Jack che in fin dei conti
stava scappando dall’orco lasciandosi scivolare lungo una pianta di fagioli…
Insomma, non si poteva pretendere che avesse troppo riguardo di quello
che si era caricato di fretta e furia sulle spalle…
L’importante è che vissero tutti felici e contenti: la mamma, Jack, la
gallina (in brodo, ma questo è un dettaglio!) e l’arpa. E la fidanzata di Jack,
la maestra Franci che pensava di averla scampata e invece no, all’ultimo è
stata coinvolta anche lei.
Una breve pausa per la merenda, le
buonissime torte deliziano i palati di grandi e bambini e gigantesche nuvole di
zucchero filato impiastricciano facce e mani.
E poi si fa spazio al centro del
salone, per consentire l’esibizione dei ballerini della scuola di balli caraibici Picabu che si alternano in
tre balli latino americani (rueda,
salsa e un ballo molto sensuale, la kizomba).
Sono bravi e alcuni si preoccupano
un po’, pensando a cosa succederà quando toccherà a loro.
E invece un corposo gruppo di
genitori, con maestre allegramente in prima fila, senza farsi pregare prende posto al centro del salone e segue i passi di Gino e di Elena, che dal palco
insegnano i movimenti.
Qualcuno è bravo, qualcuno si
impappina, qualcuno va tutto all’incontrario e pesta i piedi a qualcun altro.
Ma che ridere!!
È già ora dell’estrazione dei premi
della lotteria.
I bimbi, sudati e contenti, con la
guance rosse, i capelli scarmigliati e i vestiti in disordine, si mettono in
fila per pescare i biglietti vincenti.
La Dire legge premi e numeri
estratti. Alcuni vincitori si fanno riconoscere subito.
Il vincitore dell’ingresso omaggio
a Mondo Milan, il museo di Casa Milan, è tifoso del Milan! Fortunello!!
La vincitrice della bicicletta, alla lotteria dell’anno scorso ha
vinto…una bicicletta! Di sicuro le servivano due bici!
La coppia vincitrice del primo premio – il viaggio offerto dall’Associazione Amici dell’Asilo - è proprio davanti al palco ed esulta quando la Dire scandisce l’ultimo numero del biglietto vincente (1863: proprio il loro!!)
L’asciugatrice non si sa ancora chi l’ha vinta, ma probabilmente c’è già qualcuno che pregusta la fine di lunghe sessioni di stenditura e di panni stesi ad oltranza in insopportabili estati piovose…
L’asciugatrice non si sa ancora chi l’ha vinta, ma probabilmente c’è già qualcuno che pregusta la fine di lunghe sessioni di stenditura e di panni stesi ad oltranza in insopportabili estati piovose…
Ma no dai!!! Scommettiamo che
quest’anno sarà un’estate calda e assolata e tutte coloro che aspiravano all’asciugatrice
e non l’hanno vinta, non ne avvertiranno la mancanza?
Dopo tutto, festa bagnata: festa
sicuramente fortunata per qualcuno, e festa divertente per tutti!!
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