martedì 16 giugno 2015

Festa bagnata, festa fortunata (?)



Benvenuti nel Paese dei Balocchi, nella piovosissima città di Varese.

Ci siamo lasciati con l’ultimo post chiedendoci che sorprese ci avrebbe riservato la festa del 14 giugno 2015.
Sicuramente gli organizzatori desideravano una bella sorpresa nel meteo, visto che le previsioni per domenica si erano mantenute stabili su “piogge abbondanti” per tutta la scorsa settimana. 
E invece, mai previsioni meteo furono più azzeccate.

Piogge abbondanti confermate. Anzi, diluvio torrenziale per la precisione. Cascate d’acqua che allagavano il cortile dell’oratorio.
Ovviamente i gonfiabili sono rimasti nei sogni dei bambini.

Collodi non aveva mica previsto che al Paese di Balocchi piovesse, com’è questa storia allora?
Bisogna ri-ambientarla come ha fatto Andrea Gosetti, intervenuto per tre quarti d’ora con un divertentissimo racconto teatralizzato, e che ha pensato bene di mettere la residenza di Jack, e di far crescere la sua pianta di fagioli, sul lago di Varese.

Ok allora, eccoci: benvenuti al Paese dei Balocchi, nella piovosissima città di Varese.
Nella piovosissima città di Varese gli abitanti del paese dei Balocchi sono super vaccinati contro il brutto tempo.
Si svegliano al mattino con la casa allagata. Si inzuppano sotto l’acqua, nelle pozzanghere. Perdono ombrelli colorati, volati via tra le raffiche di vento. Non possono cucinare, perché piove storto, ma guarda caso dritto nella friggitrice. Fanno ruzzoloni sulle scale scivolose. Anche il CD salta, sicuramente per colpa dell’umidità ;-)
Ma sapete che c’è? Nel Paese dei Balocchi, nella piovosissima città di Varese, non c’è nessun problema, c’è da festeggiare, tutto il resto non ha importanza.

E infatti, in barba al tempaccio, noi ci siamo divertiti lo stesso.

Per primi i bimbi: arrivati umidicci nel salone dell’oratorio, erano solo felici di essere lì, molti con addosso le loro belle Pinocchio Shirt.
Le insegnanti e la Dire, anche loro con la maglietta in edizione limitata “I miei bambini non dicono bugie”, e con in testa i cappelli da Grillo Parlante, erano la voce narrante della storia che faceva da contenitore dei canti dei bambini:

dal famoso incipit

“c’era una volta…un re!"
Ma noooo…c’era una volta un pezzo di legno…che per fortuna o per dispetto finì nella bottega di Geppetto”
hanno ripreso le vicende di Pinocchio proponendole tutte IN RIMA!


E tra una rima e l’altra i bimbi cantavano. Come i monelli al Paese dei Balocchi, non poteva mancare chi si distraeva, chi si metteva le dita nel naso, chi parlava fitto e ridacchiava con il vicino, chi salutava i genitori, chi girava a destra invece che a sinistra. Ma questo fa parte del gioco, no?

I titoli delle canzoni:
"Pinocchio Burattino"
"Il Grillo Parlante"
"La Fata Turchina"

l'allegro ritornello: "non ti fidare del gatto e la volpe, non ti fidare mai. Non ti fidare del gatto e la volpe, Pinocchio ti metti nei guai."

qualche nota della musica del film di Comencini,

e per finire “Il Gatto e la Volpe” di Bennato.



Poi tutti i bimbi sono stati premiati con pacchettini di caramelle, nell’attesa di scendere per il pranzo.
Dietro le quinte, alcuni coraggiosi volontari cercavano intanto di capire come diavolo poter cucinare sotto l’acquazzone.
In una giornata da polenta, qualcuno ha provato a convincere gli altri ad un cambio di menu improvviso, ma alla fine la necessità aguzza l’ingegno, le soluzioni di emergenza si sono rivelate vincenti e salamelle, hamburger, hot dog e patatine, serviti a ciclo continuo, sono andati a ruba.

Alle 14:30, di nuovo tutti in salone: Andrea, in grado di tenere incollati a sé gli occhi dei bambini, neanche fosse una televisione vivente, ha rappresentato la storia di Jack e il fagiolo magico.
Non stiamo a ripeterla per intero, la storia la conosciamo, no?
Jack che scambia la mucca con 5 fagioli, la mamma furibonda che scaglia i fagioli fuori dalla finestra, la pianta che cresce all’inverosimile durante la notte, Jack che scala la pianta fin sopra alle nuvole, fino ad arrivare alla casa dell’orco, Jack, sempre lui, che se la vede brutta ma non solo riesce a salvarsi, riesce anche a rubare all'orco, nell’ordine: 3 monete d’oro, una gallina dalle uova d’oro e un’arpa magica.
Andrea è fenomenale, si diverte e fa divertire, ma vogliamo parlare della mamma di Jack, della gallina e dell’arpa? Rappresentate da tre malcapitate:
la mamma di Jack la faceva Eleonora mamma di Emanuele, tigrotto – bravissima…viene il dubbio che lo faccia segretamente di mestiere… (sostituita sul finale da Sara mamma di Laura, delfina. Dai, se l’è cavata anche lei in fin dei conti..). 
Leida mamma di Michelle, tigrotta, faceva la gallina: che ruolo ingrato, ma lei non si è persa d’animo. Tanto di cappello! 
E l’arpa…niente popò di meno che LA DIRE!!! Perché “ci voleva qualcuno della scuola”. 
Lei, cantare ha cantato, e in qualche modo è anche sopravvissuta – magari con una costola rotta – ai modi bruschi di Jack che in fin dei conti stava scappando dall’orco lasciandosi scivolare lungo una pianta di fagioli…
Insomma, non si poteva pretendere che avesse troppo riguardo di quello che si era caricato di fretta e furia sulle spalle…



L’importante è che vissero tutti felici e contenti: la mamma, Jack, la gallina (in brodo, ma questo è un dettaglio!) e l’arpa. E la fidanzata di Jack, la maestra Franci che pensava di averla scampata e invece no, all’ultimo è stata coinvolta anche lei.


Una breve pausa per la merenda, le buonissime torte deliziano i palati di grandi e bambini e gigantesche nuvole di zucchero filato impiastricciano facce e mani.



E poi si fa spazio al centro del salone, per consentire l’esibizione dei ballerini della scuola di balli caraibici Picabu che si alternano in tre balli latino americani (rueda, salsa e un ballo molto sensuale, la kizomba).
Sono bravi e alcuni si preoccupano un po’, pensando a cosa succederà quando toccherà a loro.
E invece un corposo gruppo di genitori, con maestre allegramente in prima fila, senza farsi pregare prende posto al centro del salone e segue i passi di Gino e di Elena, che dal palco insegnano i movimenti.
Qualcuno è bravo, qualcuno si impappina, qualcuno va tutto all’incontrario e pesta i piedi a qualcun altro. Ma che ridere!!

È già ora dell’estrazione dei premi della lotteria.
I bimbi, sudati e contenti, con la guance rosse, i capelli scarmigliati e i vestiti in disordine, si mettono in fila per pescare i biglietti vincenti.
La Dire legge premi e numeri estratti. Alcuni vincitori si fanno riconoscere subito.
Il vincitore dell’ingresso omaggio a Mondo Milan, il museo di Casa Milan, è tifoso del Milan! Fortunello!!
La vincitrice della bicicletta, alla lotteria dell’anno scorso ha vinto…una bicicletta! Di sicuro le servivano due bici!
La coppia vincitrice del primo premio – il viaggio offerto dall’Associazione Amici dell’Asilo - è proprio davanti al palco ed esulta quando la Dire scandisce l’ultimo numero del biglietto vincente (1863: proprio il loro!!)
L’asciugatrice non si sa ancora chi l’ha vinta, ma probabilmente c’è già qualcuno che pregusta la fine di lunghe sessioni di stenditura e di panni stesi ad oltranza in insopportabili estati piovose…

Ma no dai!!! Scommettiamo che quest’anno sarà un’estate calda e assolata e tutte coloro che aspiravano all’asciugatrice e non l’hanno vinta, non ne avvertiranno la mancanza?




Dopo tutto, festa bagnata: festa sicuramente fortunata per qualcuno, e festa divertente per tutti!!

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